Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

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FALSO GELSOMINO: È meglio non confondersi

All’occhio del botanico, il gelsomino, Jasminum officinale, ed il falso gelsomino, Trachelospermum jasminoides, sono due specie facilmente distinguibili fra loro. Mentre il gelsomino ha foglie composte, alterne, di consistenza tenera e di colore verde piuttosto chiaro, il falso gelsomino ha foglie semplici, opposte, di consistenza coriacea e di colore verde scuro.

A ben vedere, ci sono differenze anche nel fiore, nel portamento del fusto e dei rami, e nel frutto (tuttavia da noi è molto raro vederli in frutto, visto che in entrambi i casi si tratta di specie esotiche, non del tutto adattate ai nostri climi). Ovviamente, ci sono anche origini diverse: per il gelsomino, che è una Oleacea, la patria è la Persia, per il falso gelsomino, che è una Apocynacea, il territorio di provenienza copre buona parte dell’Asia orientale, dal Vietnam, al sud della Cina, al Giappone e alla Korea.

Il profumo, che ha fatto la fortuna di entrambe le specie, è invece più o meno lo stesso: intenso e fragrante, riempie le notti di tarda primavera ed inizio estate, mettendoti la voglia di uscire di casa a passeggiare.

Il falso gelsomino non ha comunque gli usi in erboristeria riservati a quello vero: è una pianta sostanzialmente tossica come tante altre specie della sua famiglia (è parente dell’oleandro, Nerium oleander, e del vincetossico, Vincetoxicum hirundinaria); inoltre contiene un latice bianco, che può risultare irritante, ulteriore motivo per non confondersi con il gelsomino vero.

Per completare la descrizione di questa specie, invero dal grande successo ornamentale, diciamo che il falso gelsomino è un rampicante dai fusti volubili (mi piace il termine “volubile”: dà l’idea che vada un po’ dove vuole) anche molto lunghi, fino a 10 m; la corteccia, grigio-brunastra, diventa lenticellata con l’età; i rami giovani sono pubescenti ed hanno sfumature verdastre. Come si è detto, le foglie sono opposte, persistenti, coriacee, glabre, verdi scuro e lucenti, a lamina ovato-lanceolata, acuminata all’apice. I fiori, disposti in piccole infiorescenze terminali, hanno corolla tubolare che si apre in 5 lobi ruotati in senso orario, con fauce gialla internamente. I frutti (piuttosto rari nei nostri ambienti) sono follicoli divaricati fusiformi contenenti semi lunghi e piumosi.

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