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Gli alberi di Stato

Tema (arte varia): gli alberi emblema delle Nazioni

Fra i tanti elenchi che ci propone l’inesauribile Wikipedia, ci può divertire scorrere quello, davvero corposo, che riporta le piante elette a simbolo dei diversi Stati del mondo. Sono piante che ritroviamo sulle monete, sulle banconote, ma sotrattutto sui gonfaloni, sulle bandiere e sugli stemmi araldici di tanti luoghi, a significare, a simboleggiare, la potenza, la virtù, l’operosità, l’orgoglio di quei popoli, di quelle stirpi, di quelle famiglie. Per non abusare della pazienza dei nostri lettori, ci limiteremo per ora alle sole specie arboree.

In molti casi, sono alberi che, pur trattandosi di specie diffuse anche in altri luoghi, ci rimandano al paesaggio forestale locale di cui sono elemento caratterizzante. Iniziando dall’Europa, possiamo citare con questo significato la betulla in Finlandia e in Russia, il faggio in Danimarca, il tiglio in Slovenia e in Repubblica ceca, il pino silvestre in Scozia (si noti che il pino silvestre è noto all’estero proprio come pino degli Scozzesi).

Non ci sorprendano le diverse querce, simbolo di forza e di longevità, al di qua come al di là dell’Atlantico. Le querce europee, siano essa la farnia (Quercus robur) o la rovere (Quercus petraea), rientrano fra gli emblemi di molte Nazioni europee come l’Inghilterra, la Germania e la stessa Italia (vedi monete), ma le ritroviamo anche in Estonia e in Moldavia. Sulla sponda opposta dell’Atlantico troviamo altre specie di quercia, e se dobbiamo sceglierne una scegliamo quella bianca (Quercus alba); associata al bourbon, che matura nelle sue botti, compare su diversi stemmi degli Stati Uniti orientali.

Se però devo scegliere l’albero di maggiore valore simbolico, anzi direi da considerare sacro, scelgo il cedro del Libano, Cedrus libani, raffigurato su bandiere, banconote e stemmi del Paese che fu dei Fenici. Il suo parente stretto, il Cedrus deodara, è oggetto di rispetto e venerazione presso i popoli delle pendici dell’Himalaya, dove forma dense foreste, spesso associato al Cupressus cashmeriana, il cipresso del Kashmir, noto anche come cipresso del Bhutan (e simbolo di quel piccolo Stato).

Non appartiene al paesaggio naturale, bensì a quello colturale l’olivo (Olea europaea), che in tutte le nazioni mediterranee, a cominciare dall’Italia, è simbolo di pace e di benessere. Ci sono alberi, oltre allo stesso olivo, su cui in effetti poggia l’economia agricola di certi Paesi: è il caso della Arabia Saudita e di altri Paesi della penisola, che hanno scelto come simbolo la palma da datteri (Phoenix dactylifera), originaria proprio del golfo Persico. Fra le Rosaceae da frutto, di cui fa parte il genere Prunus, troviamo sia il Prunus domestica, ossia il susino, in Serbia, sia il Prunus serrulata, il ciliegio giapponese da fiori, un altro dei simboli del Paese nipponico.

Come il fiore nazionale dell’India è il fior di loto, l’albero nazionale dell’India è il banyano (Ficus benghalensis); il Bangla Desh, con un certo pragmatismo, vi aggiunge l’Artocarpus heterophyllus, l’albero che dà il commestibile jackfruit.

Il baobab, l’albero per eccellenza delle savane africane, è assurto a simbolo del Senegal, ma il baobab citato per il Madagascar non è l’Adansonia digitata diffuso in quasi tutta l’Africa, bensì l’Adansonia grandidieri, proprio della grande isola malgascia. Sempre il Madagascar ha eletto come proprio simbolo la palma del viaggiatore / Ravenala madagascariensis), la cui figura stilizzata appare sulla fusoliera della compagnia di bandiera.

Non sono certo che sia la Cocos nucifera la palma rappresentata come simbolo delle Maldive, visto che nella flora delle isole indiane c’è anche la sorprendente Lodoicea maldivica, il cui seme è il più grosso del mondo.

Sono diversi i Paesi dell’America latina che hanno come simbolo il kapok, la Ceiba pentandra: Argentina, Guatemala, Portorico. Nel Belize è raffigurato sulla bandiera il mogano Swietenia mahagoni; e sempre a proposito di bandiere, la sola foglia stilizzata dell’acero da zucchero (Acer saccharum) ci basta per farci pensare al Canada.

Poi, ci sarebbero le piante arbustive ed erbacee…

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