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I fiori galanti (3)

Tema (arte varia): Il linguaggio dei fiori (terza parte)

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Nella mitologia greca si trova il motivo per cui il narciso (Narcissus spp.) vuol dire autocompiacimento e vanità.

La ninfea, quella bianca (Nymphaea alba) è sinonimo di purezza di cuore.

E che mai vorrà dire il non-ti-scordar-di-me (Myosotis spp.)? Fedeltà perpetua, promessa d’amore eterno, ovviamente.

È l’orchidea (famiglia Orchidaceae) il fiore che più si associa alla sensualità e alla passione; controllate comunque che la vostra passione sia corrisposta…

La palma della vittoria, del trionfo, è probabilmente la palma da datteri (Phoenix dactylifera), ricordiamocene una settimana prima di Pasqua.

Per comunicare il sonno del cuore, niente di meglio del papavero da oppio (Papaver somniferum), che nasce infatti come fiore ornamentale.

Forse il papavero rosso (Paver rhoeas) significa incostanza perché perde i petali facilmente.

La passiflora (Passiflora spp.) è il fiore della Passione, quindi ci parla di religione e di conseguenza di fede e di fedeltà.

La primula (Primula spp.) è simbolo di primavera, quindi di rinnovamento, speranza, giovinezza.

La rosa (Rosa spp.) che si schiude rivelando il suo profumo, è fiore simbolico per eccellenza: rappresenta il dolce segreto da rivelare con delicatezza: il suo bocciolo protetto dai petali rimanda alla castità femminile; quando è sbocciato, raffigura la bellezza e la pienezza della gioventù. Ci sono poi variazioni sul colore: rosa rossa uguale passione, rosa bianca uguale purezza, rosa gialla uguale gelosia.

La rosa di Natale (Helleborus niger), che ha la follia di fiorire quando ancora c’è la neve, segnala appunto avventatezza.

Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) indica consolazione e la salvia (Salvia officinalis) stima, ma continuate a usare pure queste erbe in cucina senza pensarci.

La stella di Natale (Euphorbia pulcherrima), oggi simbolo quasi inflazionato sotto le Feste, ci augura buona fortuna e quindi buon anno.

La strelizia (Strelitzia spp.) ha un fiore così astruso che per forza comunica turbamento.

Se state per fare una dichiarazione d’amore, niente di meglio che il tulipano (Tulipa spp.): nella sua storia c’è la vicenda di un giovane suicida per amore, quindi…

La viola del pensiero (Viola tricolor) è una garanzia da regalare per le ricorrenze: dice “sei sempre nel mio pensiero”.

La viola mammola o violetta (Viola odorata) è sinonimo di umiltà, modestia e pudore nell’immaginario comune.

Il vischio (Viscum album) indicava un tempo la vittoria, ma oggi, soprattutto sotto Natale, ha assunto significati bene auguranti.

Ed infine la zucca indica goffaggine, e in effetti chi si mette a regalare i fiori della Cucurbita maxima un po’ goffo e approssimativo lo è.

Abbiamo finito questa lunga carrellata sul significato dei fiori sperando che vi abbia divertito un po’. Era poco scientifica, lo sappiamo, ma anche la simbologia del gesto di donare un fiore è un ponte gettato fra Natura e Cultura, e non va sottovalutato. E comunque, il giorno che i botanici andranno al potere, fra i primi provvedimenti che prenderanno, ci sarà quello di sostituire gli emoticon con i fiori!

 

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