Fra Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, quale era il re Magio che donò la mirra? Chi lo sa? Non mi sembra che le Scritture lo specifichino, in tutti i casi i doni dei tre Re magi hanno un alto valore simbolico: al futuro Salvatore del Mondo, tre rappresentanti del potere, tre re della Terra, scelsero di rendere omaggio a chi sarebbe stato più grande di loro. E i doni non furono casuali: l’oro per il benessere materiale, l’incenso per il benessere spirituale, e la mirra, il terzo dono, per quello corporale.
La mirra è infatti il “balsamo” per eccellenza: non a caso, oltre a Commiphora myrrha, il nome ufficiale dato a questa Burseracea, c’è anche quello di Balsamodendron, che letteralmente va tradotto come “albero del balsamo”. E il balsamo è ciò che allevia il dolore, ma anche che permette di superare gli angusti limiti temporali delle spoglie terrene per presentarsi purificato nell’aldilà; per questo si “imbalsamavano” i corpi.
In Natura, la mirra si trova nella penisola Araba e nel Corno d’Africa, dove cresce abbondante nelle formazioni subdesertiche di acacie ed euforbie.