Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

# A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

LUPINELLA: La pianta mangiata dagli asini

La lupinella è una pianta erbacea dalla robusta radice a fittone; i fusti, alti da 40 a 70 cm, sono ramificati, striati, pubescenti, spesso scuri o arrossati in basso. Le foglie, imparipennate, sono fatte di 7-14 paia di segmenti ellittici o strettamente lanceolati, pubescenti sulla pagina inferiore. I fiori si compattano in racemi piramidali dai piccioli ascellari, 2-3 volte più lunghi delle foglie; il calice ha sepali uniti a 5 denti, con pelosità evidente; la corolla papilionacea è di un rosa intenso con venature porpora, o di rado bianca. I frutti sono legumi brevi e compressi, di 5-8 mm, pubescenti, dotati di brevi aculei e contenenti un solo seme bruno-verdastro.

È una pianta che conosco bene, e incontro spesso: cresce in campi coltivati, prati a sfalcio, scarpate e margini di strade, prevalentemente su suoli calcarei, ed è diffusa nel piano collinare e montano un po’ di tutta l’Europa centrale e meridionale.

Tuttavia non le ho mai dato molta importanza, e non l’ho mai vista citata nei libri di erboristeria, ritenendola al massimo una buona foraggera. Mi sono stupito quindi di trovare in bibliografia così tanti e puntuali articoli sulla sua coltivazione. La verità è che la lupinella è un cibo amato dal bestiame, perché capace di combattere l’attacco di nematodi parassiti, grazie ell’elevato contenuto in tannini. E lo sanno benissimo anche gli asini, visto che Onobrychis dovrebbe significare proprio “brucato dagli asini”…

Insomma la lupinella è una foraggera che vale molto, ed è consigliata per diversificare la composizione di prati a sfalcio e pascoli, aumentando la biodiversità, e senza bisogno di concimi e fertilizzanti sintetici; sembra fra l’altro che faccia prendere peso e aumentare la produzione di latte, proprietà che in zootecnia servono… aspettiamo conferme dalla scienza.

Ultime piante inserite