Piante in viaggio

 

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MUGHETTO: Fra profumi e veleni

A descriverla, la Convallaria majalis, cioè il mughetto, è una pianta semplice: ha due sole grandi foglie ellittiche a margine liscio che avvolgono il fusto alla base, e un solo fusto eretto, alto 10-30 cm, che regge dai 6 ai 12 piccoli fiori bianchi, campanulati, profumati, penduli, disposti in racemo unilaterale; i frutti sono bacche subsferiche, rosse a maturità, contenenti 3-6 semi bruni.

È certamente una pianta ornamentale, ed esteticamente pregiata: lo testimoniano le numerose bordure di questa Convallariacea, dalla fioritura primaverile, realizzate nelle porzioni ombrose dei giardini; negli anni ‘50, Christian Dior lo usò come ornamento per gli abiti da sera delle sue collezioni; l’aroma di mughetto ha molto successo in profumeria, anche se oggi si usa prevalentemente quello di sintesi;   ed è il mughetto, e non la mimosa, che trovate in mano alle donne francesi il giorno dell’8 marzo.

Ma è anche una pianta infida: tranne la radice, tutte le sue parti sono velenose a causa di glucosidi che agiscono direttamente sulle funzioni del cuore, per cui si rende necessaria una estrema cautela. I suoi effetti cardiotonici sono noti dal XVI secolo; si è calcolato che il principale dei suoi glucosidi, la convallatossina, possieda una attività cardiocinetica 10 volte superiore a quella della digitossina, il glucoside della ben più nota (farmacologicamente parlando) digitale, la Digitalis purpurea. Inoltre la specie funziona da purgativa drastica, emetica, e in tempi lunghi tossica per il cuore e potenzialmente mortale.

Il mughetto resta comunque una bella pianta, ed un piacevole incontro nei luoghi boscosi, ombrosi e freschi, specialmente su suoli calcarei, in ambienti di pianura come di media montagna. Ha un areale molto ampio che copre tutta la fascia temperata di Europa ed Asia, ed è segnalato anche in Nordamerica.

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