Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

# A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

CINERARIA: Nei giardini delle scogliere

A volte mi chiedo se non ce la abbiano piantata apposta, i giardinieri comunali, in quegli anfratti di roccia lungo ogni passeggiata a mare che si rispetti, fra le tamerici, le agavi e il fico degli Ottentotti. Ce la trovo sempre, ovunque vada a respirare l’aria del mare in qualche cittadina della Riviera.

Invece no: la cineraria è una splendida pianta dall’alto valore decorativo che in Natura vive proprio lì, con la sua fioritura giallo intenso e il suo candido fogliame, in pieno sole e in pieno vento sulle rupi affacciate sulle onde, raggiunta dagli spruzzi della salsedine; è il suo habitat ideale.

La cineraria è la Jacobaea maritima, ma era già nota in botanica come Senecio cineraria: si tratta di un cespuglio di circa mezzo metro, ramificato ed espanso, con fusti e rami bianchi grigiastri perché ricoperti da un fine tomento. Le foglie – inconfondibili - sono grigio cenere sopra e bianche o verdastre e tomentose sotto; la lamina complessiva è lanceolata e profondamente suddivisa in lobi, soprattutto nella metà basale; il margine è irregolarmente dentato. I capolini (le infiorescenze delle Composite) sono riuniti in corimbi terminali piuttosto densi, ciascuno con 4-10 capolini gialli, rivestiti da squame lineari bianche.

La sua distribuzione geografica gravita sul Mediterraneo occidentale, ma può essere ammirata anche altrove, ad esempio sulle cose atlantiche dell’Europa e del Nordafrica.

La cineraria ha un’importanza trascurabile in fitoterapia (al massimo per bagni oculari), viceversa registra un notevole successo come pianta ornamentale: frugale e resistente, grazie alle sue splendide e durature fioriture gialle, ed al suo inconfondibile fogliame bianco argento, è adatta per adornare giardini, aiuole e bordure. E lo sa, lei, di essere ornamentale…

Ultime piante inserite