Piante in viaggio

 

 Le protagoniste

 

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FELCE ARBOREA AUSTRALIANA: L’eleganza del passato

Ogni 5 anni, dal 1971, aspettavo la nuova edizione di Euroflora per poter vedere le mie amate felci arboree. Piazzate sotto le gradinate del Palasport della Fiera di Genova, le trovavo spettacolari, eleganti senza essere arroganti, imponenti senza essere opprimenti. In una parola: belle.

Le felci arboree costituiscono l’antico ordine della Cyatheales, e la maggior parte delle specie sta nella famiglia delle Cyatheaceae, ad esempio con i generi Cyathea, Alsophila, Dicksonia e Sphaeropteris. Sono diffuse agli antipodi rispetto a noi, nelle formazioni forestali umide soprattutto dell’emisfero meridionale, in Australia, in Nuova Zelanda, in alcune isole dell’Oceania e dell’arcipelago Indonesiano. Si può tranquillamente immaginare che il paesaggio vegetale del mitico continente australe chiamato Gondwana, oggi smembrato dai movimenti tettonici, fosse fatto di felci arboree…

Poi si è deciso di non fare più Euroflora in Fiera (peraltro spostandola in un posto dove di piante belle ce ne sono già parecchie, i parchi di Nervi…), ma nel frattempo io le avevo viste. Dal vivo.

La felce arborea che ho scelto di descrivere è proprio quella che ho visto e ammirato spesso quando ero dall’altra parte del mondo, la Sphaeropteris cooperi (già Cyathea cooperi), che in Australia popola il sottobosco delle fitte foreste pluviali lungo la Great Dividing Range (Queensland). È una pianta capace di raggiungere in breve anche i 15 m di altezza, e i 30 cm di spessore del tronco. Come certe palme, dall’apice del fusto si dipartono a corona numerose fronde di color verde chiaro, lunghe in media 5 m, composte da molti elementi sui 70 cm, a loro volta formati da numerose pinnule dal margine profondamente lobato. Stare sotto queste fronde particolari fa pensare ad una coperta traforata di trine e merletti che ti protegge dal sole. Ma prima di aprirsi in tutta la loro eleganza, le fronde di questa felce rimangono arrotolate, in una posizione che fa ricordare il bastone dei vescovi, il “circinno”, e fasciate da scagliette color paglia dalla consistenza setosa. Le felci non fanno fiori; per la riproduzione, questa felce si affida a minuscoli sori in cui sono racchiuse le spore, disposti alla biforcazione delle nervature, sulla pagina inferiore della fronda.

La Sphaeropteris cooperi è piuttosto diffusa lungo le coste del Queensland, spesso in prossimità dei corsi d’acqua, dove dà un tocco di eleganza a una foresta molto diversa dai modelli europei che abbiamo in mente. D’altra parte, in quei corsi d’acqua, magari riuscite a vedere un ornitorinco…

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